La Micromira Speciale per Monitoraggio GQ-6025-16 meglio nota come Leica p/n 8224751 è stata progettata per rispondere alle esigenze di affidabilità, precisione e mimetizzazione richieste nell’ambito dei Sistemi di Monitoraggio Automatici con Stazioni Robotiche installate in Postazione Fissa e/o in Postazioni pre-allestite per misure Periodiche per il controllo strutturale.
Se ne suggerisce quindi l’impiego laddove è prevista l’installazioni fissa della mira sul punto da monitorare.
CARATTERISTICHE TECNICHE
La Micromira speciale per monitoraggio è composta da quarzo riflettente e montatura speciale di protezione, completa di staffa di fissaggio ad U.
QUARZO RIFLETTENTE:
Dimensione del quarzo 32 mm.
Colore cristallo bianco.
MONTATURA SPECIALE:
Struttura metallica completa di staffa di fissaggio ad U orientabile con serraggio mediante brugola.
Cappuccio protettivo a becco di flauto estraibile ed orientabile.
Svolge funzione di protezione del prisma da agenti atmosferici (quali irraggiamento solare, pioggia ed accumuli di neve) e da atti vandalici.
Facilita l’autocollimazione del punto prisma attraverso il sistema di puntamento automatico della Stazione Robotica (ATR).
RANGE:
Portata di misura oltre 1000 m (Misura effettuata con Stazione Totale Modello Leica TM30) con sistema automatico di puntamento (ATR) della Stazione Robotica.
DIMENSIONI:
Staffa di fissaggio: Base 40×40 mm – Spessore Base 2 mm
Massimo ingombro: 40x40x110 mm
La particolare conformazione del miniprisma, consentirà di giungere ad un corretto posizionamento, in ogni condizione e scenario di installazione.
Ideale per tutti i lavori di monitoraggio, può anche essere utilizzato nei cantieri edili, per la creazione dei punti di appoggio, necessari per le operazioni di resezione (stazione libera) man mano che il cantiere progredisce e si debbono tracciare le varie opere, spostandosi in punti diversi con lo strumento.
L’operatore sarà agevolato nel ricercare la massima perpendicolarità rispetto al raggio di misura, volta al raggiungimento delle massime precisioni offerte dalla stazione totale.
L’installazione su muri, pareti, strutture in genere, avviene tramite comuni tasselli tipo Fischer, oppure con barrette filettate e tassello chimico (i sistemi di fissaggio non sono compresi nella fornitura): in questo modo sarà possibile procedere con un primo posizionamento del prisma, lungo la linea di mira dello strumento.
Infine, agendo sulla vite di regolazione laterale, sarà possibile inclinare o ruotare il prisma, al fine di direzionare con precisione il prisma, verso lo strumento che dovrà eseguire le letture.
SUGGERIMENTI DI INSTALLAZIONE (minuterie non fornite)
SOLUZIONE A:
Tassello centrale tipo Fisher diam. 8 mm e/o FBN in inox diam. 6 mm
Chiodo in acciaio per fori periferici (per evitare la rotazione)
Cacciavite a stella per il serraggio dei tasselli
Brugola da 3 mm
SOLUZIONE B (consigliata su monumenti e/o su superfici architettoniche di particolare pregio):
Data la leggerezza della montatura è possibile fissare la Micromira su qualunque superficie (metallica o muratura) medianti opportuni mastici bi componenti.
Parliamo dell’offset: in un miniprisma per monitoraggio, è così fondamentale conoscerlo?
A prescindere dal fatto che l’offset dei prismi da monitoraggio possa variare in base alla posizione di installazione, è generalmente ininfluente conoscerne un valore.
Mentre l’offset del prisma è fondamentale nelle misure col prisma installato sulla palina, in quanto servirà riferire la misura al centro dell’asse verticale della palina stessa, al fine di ottenere una misura “assoluta” tra strumento ed il punto da misurare, nel monitoraggio le esigenze sono diverse.
Lo scopo del monitoraggio non è quello di ottenere misure “assolute”, bensì quello di ottenere misure “relative” ovvero valutare l’eventuale spostamento del prisma tra la lettura in corso e la lettura dello stesso prisma, nello strato iniziale.
Una volta fissati i miniprismi in modo saldo ed inalterabile, avendo avuto cura di orientarli affinché il cristallo possa trovarsi il più perpendicolare possibile col raggio di misura dello strumento, qualsiasi valore avesse avuto l’offset, si manterrà costante e inalterato nel tempo.
Procedendo ad eseguire il primo ciclo di misure dei vari prismi, ovvero il primo “strato” ovvero la “lettura di zero”, si dovrà preferibilmente impostare il software della stazione totale, con una costante pari a ZERO per tutti i prismi oggetto di lettura (dai miniprismi alle macromire utilizzate per l’orientamento).
Considerato che, nelle letture successive, il prisma sarà rimasto fisso nella sua posizione (pertanto, come detto, non vi saranno variazioni di offset), otterremo una serie di risultati che ci consentiranno di determinare l’eventuale entità dello spostamento, prisma per prisma.
Portata e precisione del prisma?
La portata massima (in funzione dello strumento utilizzato) può variare da un minimo di 500mt fino ad oltre 1000mt.
Molto dipenderà dal corretto posizionamento del cristallo (il più possibile perpendicolare al raggio di misura dello strumento), dall’eventuale sporcizia che potrebbe depositarsi sul cristallo (fango, ragnatele, polvere) nonché dalle performance del distanziometro della propria stazione totale (taratura ed allineamento diodi del distanziometro).
La precisione di lavorazione delle superfici del cristallo è pari a 5″.